Weekend o gita domenicale: i borghi più belli da visitare in Piemonte

Non solo weekend, ma anche pranzi domenicali e gite giornaliere. Quando si parla di Piemonte e doveroso raccontare alcuni dei borghi più affascinanti del nord Italia che, grazie alla prossimità con Milano, possono tranquillamente essere visitati per le suddette occasioni.

A seguire una piccola selezione dei più belli e degli imperdibili che, durante i weekend di fine estate e, ancor meglio, di inizio autunno, accolgono turisti da ogni parte d’Italia e d’Europa.

Orta San Giulio

Il nome di questo meraviglioso borgo deriva dal medesimo del lago sul quale affaccia, uno dei più affascinanti d’Italia. Qui il tempo sembra essersi fermato, per essere scandito solo dal movimento delle acque tranquille e chiare del Lago d’Orta.
Con la sua atmosfera medievale Orta San Giulio accoglie i suoi visitatori e li accompagna alla scoperta degli edifici vecchio stile del centro storico, del mercato di Piazza Motta che si svolge, dal lontano 1228, ogni mercoledì e della misteriosa Isola di San Giulio, a pochi minuti di traghetto dal paese.

Neive

Ci troviamo a pochi chilometri da Alba, sul territorio cuneese in uno dei comuni dove pare che, i vigneti, superino forse il numero delle persone. Neive è il più antico dei borghi del Terra dei quattro vini (Barbaresco, Barbera, Dolcetto e Moscato). Tra gli elementi più caratteristici del borgo spiccano la Torre dell’Orologio, il Castello, che domina la città e la vallata, e il Palazzo della Contessa Demaria.

Vogogna

Le origini di questo borgo in provincia di Verbano-Cusio-Ossola risalgono addirittura ai tempi dei romani ed alcuni elementi architetturali lo testimoniano. Da non perdere il Castello visconteo del 1348 ed il Palazzo Pretorio. E’ davvero il caso di dirlo: a Vogogna ci si immerge nel passato.

Candelo

Se cercate la tradizione ed il folklore siete senza ombra di dubbio nel posto giusto. A Candelo infatti fa da padrona una struttura medievale che, situata nel centro del borgo, serviva un tempo per proteggere la popolazione da eventuali attacchi, o da antico caveau per i beni dei signori locali. Oggi, di quei giorni, restano solo le strutture ed i racconti, ma la vista panoramica sulle Prealpi Biellesi resta ed il patrimonio culturale e storico sono elementi che vanno assolutamente scoperti ed assaporati. 

Monforte d’Alba

Molto spesso quando si parla di borghi e luoghi antichi la cultura storica si mischia con quella con quella culinaria. E’ il caso di Monforte d’Alba che infatti uno dei comuni di produzione di un’eccellenza vinicola piemontese: il Barolo.
Il borgo cuneese è noto anche per l’anfiteatro naturale inaugurato dal pianista ucraino Mieczysław Horszowski nel 1986 e per la panchina gigante viola simbolo creato a sostegno dell’eccellenza del turismo locale.

Sacra di San Michele

Siamo in provincia di Torino, ma questa volta non si tratta di un borgo, ma di un complesso architettonico così elaborato da poter essere quasi considerato tale. Stiamo parlando dell’Abbazia di San Michele della Chiusa che domina la vetta del Monte Pirchiriano.
E’ un luogo dalla doppia identità, una antica ed una moderna. La prima fa riferimento alle rovine ancora oggi visibili del Monastero Nuovo e della Torre della Bell’Alda. La seconda invece alla nuova chiesta ristrutturata in stile gotico.
Si dice che questo luogo abbia ispirato Umberto Eco nella stesura de “Il nome della rosa”.

Grinzane Cavour

Senza dubbio un’icona del territorio piemontese, quando si pensa a Grinzane Cavour non si può fare a meno di pensare immediatamente al suo Castello. Un tempo residenza del Conte Camillo Benso è oggi luogo dell’annuale Asta Mondiale del Tarfufo Bianco di Alba.
Quest’ultima non ha fini di lucro, ma ha lo scopo di raccogliere il ricavato che viene poi interamente devoluto a enti benefici in Italia e nel mondo.